“Polo produttivo Salario, direzione Officina cartevalori e produzioni tradizionali dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato”: qui, da qualche settimana, sono realizzati i nuovi francobolli italiani. Mentre lo storico edificio di piazza Verdi diverrà -ha rivelato “Repubblica”- “un hotel extralusso, di 25mila metri quadrati, alto 4 piani, e insieme almeno 250 appartamenti di pregio più negozi che occuperanno 4 mila metri quadrati su 60mila”.
Della lunga stagione sorta nel 1929 (la ricordano il 170 e il 220 lire del 6 gennaio 1979) e chiusasi alla fine del 2010 oggi resta “Il lavoro e la memoria - Il Poligrafico a piazza Verdi”, un volume da 122 pagine di grande formato in vendita a 40,00 euro.
Racconta -e soprattutto illustra, grazie alle 86 foto d’epoca- la storia dell’edificio ai Parioli dal punto di vista storico ed architettonico, soffermandosi poi sulle attività svolte all’interno.
Fra le sue mura, generazioni di dipendenti -scrive l’attuale presidente Ipzs, Roberto Mazzei- “sono state impegnate nella realizzazione di una vastissima tipologia di prodotti”: dai documenti di identità agli stampati necessari al fabbisogno prima del Regno e poi della Repubblica, dai francobolli alle banconote per Stati esteri, dall’editoria d’arte alle pubblicazioni ufficiali. E dal 1978, con la Zecca (alla quale è dedicato un capitolo a parte, incentrato sullo stabilimento di via Capponi), si sono aggiunti monetazione, medaglistica, opere d’arte, fusioni e smalti. Tra tutela del patrimonio di eccellenza garantito attraverso le più antiche lavorazioni artigianali ed artistiche e le più moderne tecnologie.