Il Comune di Camerata Cornello (Bergamo) riesce ancora a stupire. Non solo promuovendo la peculiarità della sua storica frazione (l’aver dato i natali alla famiglia Tasso) e sostenendo il Museo che porta il loro nome. Negli ultimi mesi ha avviato il progetto che, in più anni, sottolineerà alcune significative ricorrenze, e per questo ha organizzato già due convegni. Del secondo, quello internazionale e più specialistico svoltosi dall’1 al 3 giugno, il 9 settembre sono stati presentati gli atti. Il volume che li raccoglie è intitolato come l’appuntamento: “I Tasso e le poste d’Europa”. Si articola in 328 pagine di grande formato con illustrazioni in bianco e nero e costa 25,00 euro. È curato dal responsabile per i servizi educativi della stessa struttura culturale, Tarcisio Bottani.
Al suo interno, i contributi degli esperti di varia formazione che sono intervenuti, scritti in italiano e tradotti in inglese (alcuni sono proposti pure nella lingua in cui il relatore si esprime, il tedesco). Spaziano dagli approfondimenti sui protagonisti agli sviluppi delle loro attività lungo il Vecchio continente, dai documenti ritrovati negli archivi alle tracce lasciate sul territorio, in particolare negli immobili in cui hanno vissuto.
“Il Museo dei Tasso e della storia postale -dice l’inossidabile sindaco, Gianfranco Lazzarini- intende avvalersi della preziosa collaborazione di studiosi e università, italiane ed europee, le cui ricerche consentiranno di aggiungere tasselli importanti nella ricostruzione della storia postale, di organizzare conferenze, convegni, mostre e soprattutto di pubblicare monografie su personaggi e rami postali del casato dei Tasso, dei Bordogna e non per ultimo dei Giupponi, corrieri per conto della Repubblica veneta”.
“Sappiamo che c’è ancora molto da fare”, gli fa eco il direttore dello stesso Museo, Adriano Cattani. Ma quanto realizzato dovrà essere, oltre che un esame sul lavoro svolto, “uno stimolo per preparare il futuro e per sviluppare nuove collaborazioni e nuovi accordi dove ancora mancano”. Un programma ambizioso, specie in un momento economico come l’attuale.