Risolti i problemi di ordine economico, alla fine il catalogo della mostra “Quel magnifico biennio 1859-1861” è uscito. Con il supporto assicurato dalla Camera dei deputati (dove l’esposizione venne ospitata tra il 29 marzo ed il 5 aprile 2011) e dalla Federazione fra le società filateliche italiane. È organizzato in 368 pagine di formato “A4” con numerosissime illustrazioni a colori e costa 40,00 euro. A realizzarlo, il curatore della stessa rassegna nonché autore dei volumi usciti nel tempo dedicati alle precedenti iniziative: Bruno Crevato-Selvaggi.
Per ricordare l’allestimento, è intervenuto nelle pagine introduttive il presidente della medesima Camera, Gianfranco Fini. Essa proponeva “il punto di vista del mondo della posta, che godendo in quegli anni di una indubbia centralità politico-sociale, ha lasciato un ingente patrimonio storico: lettere, cartoline e altri oggetti postali vanno pertanto visti come importanti documenti capaci di narrare le vicende storiche, politiche e sociali del Paese”. Mezzo di comunicazione essenziale nel periodo risorgimentale -aggiunge a sua volta l’attuale ministro allo Sviluppo economico, Corrado Passera- “la posta accompagna ogni avvenimento storico di quel travagliato periodo. Le imprese belliche, così come le vicissitudini personali di quanti le hanno vissute, possono essere fedelmente ricostruite mediante il sapiente uso delle lettere scritte dai personaggi dell’epoca”.
“La scelta dei reperti -precisa, dal canto suo, Crevato-Selvaggi- ha cercato di coniugare illustrazione del soggetto, organicità di discorso e fascino filatelico, che vuol dire rarità ed importanza. Così, ugualmente essenziali al dipanarsi del tema, oggetti interessanti, curiosi, usuali, utili o modesti fanno bella mostra di sé a fianco di rarità filateliche”.
Documento dopo documento (tra i prestatori, l’azienda Vaccari), il racconto di ciò che è stato il biennio in esame. Preceduto e seguito da una serie di capitoli che, pur in sintesi, prendono il via con il XVI secolo ed arrivano al XX, ricordando la nascita della Repubblica nel 1946 e l’ingresso in Europa.