Per chi si occupa del settore postale, rappresenta un dettaglio, ma che può avere il suo interesse, specie se si tratta di un personaggio famoso. È da questo elemento che il presidente della Borsa filatelica nazionale (ma anche grafologo) Sebastiano Cilio, in collaborazione con Roberto Toniutti, ha realizzato la seconda edizione del catalogo “Autografi italiani dal 1800 ad oggi”. “C’è una certa assonanza -ha ammesso il diretto interessato- tra filatelia e scrittura”.
Dal letterato Giuseppe Cesare Abba al politico Giuseppe Zurlo, considera in ordine alfabetico, e spesso mostra, quasi tremila firme di uomini e donne illustri, dedicando degli approfondimenti per le più gettonate.
Naturalmente le valuta, su una scala organizzata in quattordici livelli, cominciando da meno di 50,00 euro ad andando ad oltre cento volte. Le stime economiche possono variare in base al supporto sul quale le testimonianze si trovano, fra cui la lettera dattiloscritta o redatta da altra mano e quella creata di pugno. Sapendo che si tratta di prezzi netti, orientati secondo l’interesse mostrato dal mercato, nel Bel Paese ancora da sviluppare.
Edito dall’Unificato, il volume conta 512 pagine con illustrazioni monocromatiche e costa 34,00 euro.
Nel contesto fa riflettere l’osservazione dello specialista Francesco Ascoli, che ha introdotto il lavoro: in un mondo dove si scrive sempre più raramente a mano, sta cominciando a diventare preziosa la calligrafia non solo dei nonni, ma anche quella dei genitori, “che magari fra un po’ di tempo qualcuno farà fatica persino a leggere”.