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editor Fabio Bonacina

27144 news from 8/3/2003

Edito dall’Aicpm, il volume racconta la zona e soprattutto inventaria e documenta gli uffici postali, telegrafici e di posta militare presenti in Eritrea e Somalia

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È il primo tomo, nato da un lavoro a più mani
È il primo tomo, nato da un lavoro a più mani

Protagoniste, in particolare, le obliterazioni, anche se i francobolli vi sono, in “rapidi (ma completi) accenni”, avendo lasciato l’elencazione dettagliata ai cataloghi abituali.

È il poderoso volume “L’Italia in Africa Orientale - Storia, posta, filatelia” (472 pagine di formato “A4”, 40,00 euro), scritto a quattro mani da Bruno Crevato-Selvaggi e Piero Macrelli per conto dell’Associazione italiana collezionisti posta militare. Frutto di una ricerca quarantennale, si rivolge sia allo studioso di storia postale sia al filatelista. È stato realizzato grazie agli spunti di due persone ormai scomparse, Luciano Buzzetti e Benito Carobene, al supporto di diversi collezionisti in attività, al materiale conservato, per esempio all’Istituto di studi storici postali di Prato ed al Museo storico della comunicazione di Roma, a lavori come quello di Paolo Bianchi “Somalia Italiana dalle origini al 1941” edito da Vaccari.

L’impostazione grafica ricorda molto i precedenti lavori curati dallo stesso Crevato-Selvaggi per accompagnare le mostre di Montecitorio, con un ampio spazio lasciato alle immagini, sempre nei colori originali. Racconta della penetrazione nell’area, avviata con il 1869 quando il Bel Paese, finalmente unito, cercava di rincorrere nella loro politica coloniale le potenze europee.

La parte più importante è lasciata alla catalogazione degli uffici postali e telegrafici attivi in Eritrea e Somalia, nonché di quelli di posta militare presenti, proponendo una scheda del centro dove erano operativi e dello stesso presidio, di cui vengono mostrati gli annulli individuati: sia in bianco, sia su documenti viaggiati. Significativo è l’impiego delle cartoline illustrate: insieme alle foto, raccontano gli ambienti, le comunità, le persone. Ed aiutano a dare un contesto meglio articolato a nomi di località più o meno note.

La fase successiva, dalla guerra del 1935-1936 all’abbandono del Corno d’Africa, verrà compresa in un secondo tomo, annunciato per quest’anno. Comprenderà l’elenco delle fonti e la bibliografia ragionata, nonché, in un fascicolo a parte, la valutazione a punti di tutti i bolli.

Oltre ai bolli, quando possibile l’ambiente: come questa foto, riguardante l’ufficio postale di Callafo, nell’Ogaden
Oltre ai bolli, quando possibile l’ambiente: come questa foto, riguardante l’ufficio postale di Callafo, nell’Ogaden



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