Il ritrovamento di una lettera scritta e spedita dall’isola di San Vincente, appartenente all’arcipelago del Capo Verde, e indirizzata nel 1860 a Torino, “mi ha entusiasmato perché pensavo non esistessero ragioni che potessero giustificare della corrispondenza tra queste isole e gli Antichi Stati”. Lo scrive -indirettamente ammettendo come in filatelia le scoperte sono sempre possibili- Mario Mentaschi nell’articolo “Capo Verde, una rara provenienza”.
È tra gli interventi che caratterizzano l’ultimo numero, il 52°, del semestrale “Vaccari magazine”. Che, in realtà, si apre con una tra le rubriche firmate dal direttore responsabile, Paolo Vaccari. Riguarda l’aggiornamento del mercato, dove viene registrata la richiesta di prefilateliche comuni, mentre si lamenta la scarsa reperibilità di materiale, qualitativamente di livello, riguardante il periodo classico, Regno compreso.
Accanto alle numerose segnalazioni sottoscritte dallo stesso specialista, altri interventi affrontano ulteriori temi: il quarto di secolo tra i libri raggiunto dall’azienda (è firmato da Silvia e Valeria Vaccari), il Campionato mondiale di calcio del 1934 (Fabio Bonacina), il carteggio Vito Viti (Angelo Piermattei ed Emilio Simonazzi), i rapporti con l’estero dei Dipartimenti del Panaro e del Crostolo (Fabrizio Salami), l’annotazione “Tp” (Stefano Alessio), il 15 centesimi litografato serie “C” (Adolfo Baffi), i perfin (Enrico Bertazzoli), la regolarizzazione fra euro e lire (Carlo Giovanardi), l’uso dei biglietti postali tra il 1943 ed il 1946 (Luigi Sirotti)… Continuano, inoltre, gli approfondimenti sulle relazioni tra Lombardo-Veneto e Due Sicilie (Lorenzo Carra), le “croci di sant’Andrea” (Massimiliano Ferroni), il servizio della Lati sulla rotta sud-atlantica (Flavio Riccitelli).
Il periodico, organizzato in 112 pagine con illustrazioni a colori, è venduto a 20,00 euro; il costo dell’abbonamento annuale (che resterà immutato pure nel 2015) ammonta a 35,00.