L’apparenza -si sa- qualche volta inganna. Antonello e Maria Isabella Cerruti, in 64 fogli sciolti, hanno applicato il detto ad un significativo numero di francobolli italiani, ma anche di Trieste “A”, San Marino, Vaticano e addirittura -visto il boom registrato negli ultimi anni- di Cina Popolare. Non a caso, il lavoro s’intitola “Originali e falsi - Appunti sparsi” (40,00 euro).
Grazie alla quadricromia e -quando necessario- agli ingrandimenti dei dettagli, i due specialisti affrontano i più noti esemplari imitati nel tempo, ossia ristampati, ma soprattutto quelli falsificati per frodare la posta, per ingannare i collezionisti e probabilmente -è l’ipotesi avanzata in qualche frangente- per fare degli scherzi.
Scheda dopo scheda, ecco, ad esempio, le emissioni De La Rue approntate a Torino, i pubblicitari, l’occupazione austroungarica in Friuli e Veneto durante la Prima guerra mondiale, i non emessi di Africa Orientale appartenenti alla serie “Fratellanza d’armi”, le produzioni destinate a Cefalonia ed Itaca, la sovrastampa per la Rsi di Teramo, gli “Stati generali” del 1965, il foglietto inerente “Italia ‘85”, quelli per i Campionati mondiali di calcio del 1990, il “Sampdoria campione”. Poi, occorre solo farsi l’occhio…