Nel golfo di Spezia, tra il 1848 ed il 1870, fu operativa una base navale statunitense, le cui navi armate -“mutatis mutandis”- avevano il compito di pattugliare il Mediterraneo. La poco conosciuta vicenda è citata da Paolo Vaccari nel nuovo numero di “Vaccari magazine” ed arricchita con un reperto postale correlato. Ad esso è stata dedicata la copertina. Il plico venne spedito il 12 novembre 1860 da Philadelphia alla città ligure, diretto ad un ufficiale nordamericano imbarcato sul piroscafo “Richmond”; è affrancato con un 5 centesimi per il porto interno, mentre il resto dei costi sono registrati da bolli ed annotazioni manuali.
Nelle 112 pagine con illustrazioni a colori (20,00 euro), lo stesso esperto interviene attraverso ulteriori rubriche, dedicate al mercato nonché a trucchi e falsi. Al tempo stesso, ricorda Gabriele Serra, scomparso il 15 agosto scorso.
Negli altri articoli si legge di vari argomenti: la recente mostra al Quirinale ed i francobolli emessi durante la Grande guerra (entrambi firmati da Fabio Bonacina), i rapporti postali tra Italia e Pontificio nel 1867 (Massimo Moritsch), la carta costolata (Massimiliano Ferroni), le sovrastampe dubbie nonché le bollature di Sardegna (Stefano Alessio), i moduli di reclamo e discarico (Emilio Simonazzi), gli annulli circolari di Milano su tre righe (Luca Savini), la via di Svizzera e poi la tratta Ancona-Trieste con il Lloyd (Franco Faccio e Mario Mentaschi), Rsi, Amg-Vg e Jugoslavia (Carlo Giovanardi).
Diversi interventi si sviluppano su più puntate; riguardano Lombardo-Veneto e Due Sicilie (di Lorenzo Carra), i Dipartimenti del Panaro e del Crostolo (Fabrizio Salami), gli impieghi isolati e per la città (Diego Carraro), le corrispondenze tra Pontificio e “province usurpate” (Massimo Manzoni e Giuliano Padrin), gli scambi con l’ex Jugoslavia tra 1941 e 1943 (Luigi Sirotti), il servizio della Lati sulla rotta sud-atlantica (Flavio Riccitelli).