La tecnologia non ostacola più di tanto i filatelisti interessati alle “diversità”. Per esempio, tra i francobolli italiani emessi negli ultimi due anni sono noti esemplari su carta ricongiunta (riguardano la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II), con stampa incompleta (Associazione guide e scouts cattolici), fustellatura e/o tracciatura fortemente spostata (Pio X, PostEurop da 80 centesimi del 2015, Juventus 2015, Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro), colori fuori registro (Natale a soggetto religioso del 2014), la stampa in azzurro anziché in violetto (“Giornata della filatelia” 2014). Comunque, sono elencati tutti i “normali”, dalla “Democratica” in poi. Con la non troppo segreta speranza di poter arricchire, in futuro, le note con altri ritrovamenti.
È il “Catalogo delle specializzazioni e varietà della Repubblica italiana e Trieste”, edito dalla Sassone ma firmato da Diego e Gianni Carraro. L’edizione 2016 conta 1.184 pagine ed offre numerosi altri aspetti, dai codici a barre ai bollettini illustrativi (due novità rispetto al titolo precedente), dalle diciture marginali errate ai numeri di tavola, da prove e saggi alla filigrana lettere.
Il costo è di 90,00 euro e comprende un secondo volume, articolato in 206 pagine e sempre con immagini a colori. “Abbiamo scorporato la parte di storia postale”, ha precisato Gianni Carraro alla presentazione, avvenuta nel contesto di “Milanofil”. Oltre a lui ed al figlio Diego, vi hanno collaborato Claudio Ernesto Manzati ed Aniello Veneri. Consta di due parti: “Le destinazioni dei 100 lire ruota nel mondo” e “Gli usi isolati dei francobolli della Repubblica italiana fino al 3 giugno 1960”. Un’opera che “nasce dagli appassionati”, in particolare dagli studi di Benito Carobene, ha precisato lo stesso Manzati. “Gianni Carraro ha il merito di aver lanciato questo settore”, ha aggiunto Veneri. Comunque è un lavoro “che dovrà essere ampliato”, ha annotato Carlo Giovanardi. “Ad esempio, separando la Cecoslovacchia in Repubblica Ceca e Slovacchia” e ricordando che vi sono destinazioni facili e difficili all’interno di un singolo Stato.