“Un lavoro sudato; non esisteva un catalogo, e allora ho cercato di ricostruirlo”. È una continua ricerca, che permette di fare delle scoperte inaspettate. Come quella riguardante il codice a barre identificativo: introdotto nel 2008, è diverso secondo che i pezzi siano venduti nuovi o annullati. Così il principale autore, il giornalista Claudio Baccarin, ha presentato -nel contesto di “Milanofil”- “Cartoline filateliche”. Ossia -precisa il sottotitolo- la “catalogazione completa e quotazione delle cartoline filateliche di Poste italiane”. È quest’ultima azienda, sia pure con Unificato, ad avere edito il lavoro, articolato in 272 pagine con illustrazioni a colori (16,00 euro).
“È la storia della cartolina, non eravamo convinti di riuscire”, ha ammesso il responsabile per la filatelia dell’operatore, Pietro La Bruna. “Permette di evidenziare l’evoluzione grafica, i vari contenuti, le cartoline inserite soltanto nei folder: è un piccolo libro di storia”. “È un lavoro di gruppo, prima edizione di un catalogo” e per questo innovativo, ha precisato per la stessa Unificato il direttore responsabile, Paolo Deambrosi. Sapendo che mancava un archivio cui fare riferimento.
L’opera comincia con il 1999, quando fatti episodici, in genere associati a qualche evento collezionistico (il primo reperto citato risale al 1987), diventano sistematici. Si debutta con la serie “La donna nell’arte” nella versione a doppio nominale lire-euro, emessa il 28 gennaio; alla fine dello stesso anno, gli articoli distribuiti soro già 53. Salendo poi a 72 nel solo 2000 ed arrivando a 95 nel 2015, per un totale che supera quota 1.200. Cui vanno aggiunte le “speciali”, repertoriate a parte poiché vendute solo in folder: 48 riguardano primi giorni di emissione, 36 iniziative particolari, 13 manifestazioni internazionali.
Le quotazioni, sia per il nuovo sia per l’usato, sono state espresse dal commerciante Sebastiano Cilio.