Mettere sull’involucro una carta valore con il viso del sovrano al contrario nasconde un significato che potrebbe essere considerato negativo? Ne è sicuro Antonio Selvaggio, che ha firmato un curioso articolo sulle affrancature con il “Re bomba” rovesciate o comunque deturpate. “Tracce di comportamenti ostili ai sovrani”, le ha definite.
È uno degli interventi che caratterizzano l’ultimo numero, il trentatreesimo, di “Sicil-post magazine”, periodico dell’Associazione nazionale di storia postale siciliana, realtà che ha raggiunto i due decenni di esistenza.
Conta 56 pagine di formato “A4” ed immagini a colori (prezzo di copertina: 25,00 euro).
Gli altri contributi spaziano sugli ultimi secoli, toccando i misteriosi “francobolli” dell’Esercito volontario per l’indipendenza della Sicilia (l’articolo è di Cateno Nisi), la linea italiana seguita dalla compagnia marittima francese Messageries impériales (Laurent Veglio), l’aquilotto fantasma (Antimo Puca), le storie di famiglie notabili desunte dalla corrispondenza (Vincenzo Fardella de Quernfort), le relazioni postali tra il Regno Unito e la Sicilia nel XIX secolo (Giuseppe Amato, l’unico scritto pubblicato a puntate).