Un settore collezionistico talmente ampio che tranquillamente può essere affrontato a livello territoriale. Lo sa bene Alfredo Alabiso, che ha preferito concentrarsi su una sola regione. È nato così “Uffici postali itineranti in Sicilia”, edito -e non poteva essere altrimenti- dall’Unione filatelica siciliana. Conta 194 pagine con illustrazioni in bianco e nero; il prezzo di vendita ammonta a 30,00 euro.
Riunisce -ammette l’autore- due pubblicazioni precedenti, edite tra il 1982 ed il 1994: sono arricchite da considerevoli aggiornamenti, al punto di farne uno studio del tutto nuovo.
Filo conduttore è la presenza non occasionale di uffici postali viaggianti, sia in terra come in mare. Ne è emerso un numero definito “sorprendente” di timbrature, che testimoniano il fervore con il quale anche nell’isola venne accolto ed incoraggiato lo sviluppo delle comunicazioni.
Per quanto riguarda le strade ferrate, sono esaminate trentasei linee; per quel che concerne le marittime, risultano quattro. Di ognuna vengono rappresentate le impronte scoperte, accompagnate da una valutazione rispetto ad una scala di sette livelli.