La Terra vista dallo Spazio, attività rappresentata attraverso i francobolli, gli interi postali, gli annulli speciali, le buste commemorative, le cartoline maximum... Cominciando dal 4 ottobre 1957, quando lo “Sputnik 1” aprì una nuova era. È l’ultimo lavoro di Renato Dicati, questo scritto in inglese e edito dalla prestigiosa Springer: “Stamping the Earth from Space”.
Numerosi -nelle 444 pagine con all’incirca 1.100 illustrazioni a colori (prezzo di copertina: 44,99 euro)- gli argomenti che affronta, dalla parte introduttiva riguardante la conquista del Cosmo ai satelliti artificiali impiegati nella Geodesia, dalle ricerche nell’atmosfera, nella ionosfera e nella magnetosfera agli apparecchi utilizzati per fini meteorologici, senza trascurare gli studi sulle micrometeoriti e sulla polvere cosmica, le conseguenze nei settori della Cartografia e dell’Oceanografia. “È un libro di storia, di scienza, di filatelia”, dice l’autore. “La storia dell’esplorazione della Terra vista dai satelliti, con una buona visione di tutti gli Stati spaziali” e non solo, come testimoniano diverse immagini. Nel racconto, ogni singolo pezzo della collezione prende il suo posto logico.
Costituisce la prima parte di un’opera che proseguirà con l’osservazione del Sistema solare.