Un salto nella Sicilia della filatelia e della posta per scoprire i tanti aspetti che tiene in serbo. È l’invito che giunge dall’Associazione di storia posta siciliana, artefice del nuovo numero, il trentacinquesimo, di “Sicil-post magazine”.
L’intervento più corposo, quello che apre il semestrale, rappresenta in realtà la continuazione di un percorso avviato in precedenza. Di Gaetano Gatto, s’intitola “Le affrancature delle officine postali in Sicilia 1859-1860”, ora cominciando da Calascibetta ed arrivando a Catania.
Si esauriscono invece nel fascicolo in esame gli altri contributi. Sono firmati, ad esempio, da Giovanni Bonello (suo è “Lettere affrancate dagli Stati Italiani preunitari con destinazione Malta”), Cateno Nisi (“Sintesi storico-filatelica sul Regno delle Due Sicilie da Carlo V a Ferdinando II”), Vincenzo Fardella de Quernfort (“I congressi della Sips a Palermo nel 1875 e nel 1935”, riferendosi alla Società italiana per il progresso delle scienze), Alberto Stracuzzi (“Una missiva del 1917 diretta in zona di guerra”), Giuseppe Catanzaro (“Storia postale di Termini Imerese”).
Il periodico, organizzato in 44 pagine con immagini a colori, si completa con i necrologi (riguardano Edoardo Paolo Ohnmeiss e Giuseppe Marchese), le segnalazioni e le iniziative. Il prezzo di copertina ammonta a 25,00 euro.