Volenti o nolenti, la filatelia appare dinamica soprattutto in Estremo Oriente, in particolare, ma non solo, nell’area che la Michel inserisce nel tomo due del volume nove d’oltremare. Comprende -per rimanere ai capitoli ancora aperti- Armenia, Azerbaigian, Corea del Nord, Corea del Sud, Georgia, Giappone, Kazakistan, Kirghizistan, Mongolia, Tagikistan, Turkmenistan ed Uzbekistan. Figura inoltre il Nagorno-Karabakh, entità peraltro non riconosciuta dalla comunità internazionale.
Da tale edizione, la quarantunesima, è stato inserito il secondo operatore del servizio universale individuato da Biškek, vale a dire la Kyrgyz express post. Tra la fine del 2014 e la metà del 2017, l’azienda ha firmato -stando alla numerazione della casa editrice tedesca- sessantadue francobolli e sedici foglietti.
Il tutto è raccolto in 1.440 pagine con immagini quasi sempre a colori; in Italia è trattato a 94,00 euro. Quanto alle stime economiche, indicate sempre nella valuta comune, si segnalano movimenti per l’intera regione, in particolare -queste in rialzo- per i primi foglietti di Ulan Bator, mentre a livello editoriale è stata implementata con diverse serie non emesse la sezione di Pyongyang.