“Accende l’attenzione su alcuni aspetti quasi inesplorati di questi scritti, ossia sugli elementi e segni «convenzionali» che si trovano sulle buste, o all’esterno della carta da lettere usata con funzione di busta; non vengono tralasciati però i testi delle missive che sono ripresi e citati per far meglio comprendere il significato di questi segni esterni”. Evidentemente non filatelista, la responsabile della sezione manoscritti e rari presso la Biblioteca civica “Vincenzo Joppi” di Udine, Francesca Tamburlini, introduce con altro sguardo il lavoro firmato da Alberto Barcella e Pietro Amorelli, “Le carte sparse - Corrispondenze garibaldine di Ippolito Nievo - Approfondimenti di storia postale siciliana 1859-1861”. Edito da Vaccari, conta 112 pagine di formato “A4” con immagini a colori; prezzo di copertina 25,00 euro.
Il motivo del suo coinvolgimento è che la struttura in cui lavora conserva molte corrispondenze scritte o dirette al patriota padovano negli ultimi mesi di vita, quando seguiva le truppe di Giuseppe Garibaldi.
Il ritrovamento e lo studio di questi ed ulteriori materiali ha offerto il destro anche per fare il punto sulla situazione, riprendendo i contemporanei accadimenti storici e postali dell’isola. Tra comitati insurrezionali, aspirazioni, difficoltà, normative mantenute o modificate. Ad esempio -lo ricorda il presidente dell’Unione filatelica siciliana, Giulio Perricone- tornando provvisoriamente al sistema prefilatelico, durante il quale il servizio veniva pagato dal destinatario.