È l’intervento più impegnativo, dovuto a Gaetano Gatto. In diverse tappe, sta pubblicando il censimento di quanto noto. Il suo lavoro s’intitola “Le affrancature delle officine postali in Sicilia 1859-1860”. Questa volta elenca gli invii conosciuti di Marsala, Mazzara, Mazzarino, Messina (solo a tale voce, ha individuato 1.086 documenti), Milazzo, Mistretta e Modica.
Compare nell’ultimo numero, il trentottesimo, del semestrale edito dall’Associazione di storia postale siciliana, “Sicil-post magazine”, articolato in 40 pagine “A4” (le immagini sono a colori) e in vendita a 25,00 euro.
Per onorarne la memoria, il periodico si apre con un articolo del messinese Vittorio Di Paola (1940-1985). Fu “industriale, giornalista e prolifico scrittore, amante della «sua» città, impegnato in tutti i campi del sociale e soprattutto della solidarietà umana”, annota nell’editoriale il direttore, Vincenzo Fardella de Quernfort. Il contributo riguarda il servizio postale sullo stretto tra il 1839 ed il 1985.
Ancora, ecco gli approfondimenti di Giuseppe Natoli Rivas (“La battaglia di Milazzo del 20 luglio 1860”), Antonio Triolo (“Ricordo di Eugenio Alberti, poeta e letterato, nel sessantennio della scomparsa”), lo stesso Fardella (“L’«imbroglio» dei segna-tasse del 1873 per l’Amministrazione comunale di Catania”), Cesare Giorgianni (“Il Circolo filatelico peloritano spegne quaranta candeline”). Un’ultima parte concerne le manifestazioni più recenti.