“Intende diventare la punta dell’iceberg”, “frutto delle attività di ricerca dei soci che l’associazione cercherà di promuovere sempre più, creando delle proficue reti di condivisione di conoscenze”. Contemporaneamente, “deve divenire il simbolo dell’associazione verso l’esterno”. Non a caso, il prossimo 29 novembre la rivista verrà presentata a “Monacophil”. A parlare è il presidente dell’Associazione italiana di storia postale, Luca Lavagnino: si riferisce al semestrale “Cursores”, giunto ora al ventitreesimo numero.
Le attuali 98 pagine di formato “A4” con immagini a colori (25,00 euro) propongono un esempio delle conoscenze condivise di cui il rappresentante del sodalizio accenna in apertura. Si legge di cartoline postali per l’estero tra il 1874 ed il 1879 (l’intervento è di Flavio Pini), corrispondenza fra nemici nell’Alsazia tedesca occupata durante il Primo conflitto mondiale (Paolo Zavattoni e Manfred Kaiser), la lettera di un soldato napoleonico alla madre (Marco Panza), gli usi della “Michelangiolesca” (Giovanni Nembrini), le cartoline della Croce rossa italiana utilizzate nel 1943 a Nizza (Giampaolo Guzzi), una missiva del marzo 1825 trasportata con vapore postale nel Mediterraneo (Laurent Veglio), gli italiani nella Guerra anglo-boera (ancora Paolo Zavattoni), l’assedio di Torino risalente al 1706 (Pietro Giribone), il Nord Europa alle armi tra 1918 e 1919 (Massimo Mattioli).