Per anni sono rimaste attività praticamente sconosciute. Poi, con il Libano e le successive presenze a varie latitudini fino all'attuale Irak, il passato è stato riscoperto, almeno a livello storico. Ed ora anche le documentazioni postali vengono studiate, ricostruite e persino valutate.
L'artefice è Valter Astolfi, che si è avvalso della collaborazione di Gianni Carraro. I due esperti hanno predisposto per l'Unificato “Storia e posta delle missioni militari italiane all'estero 1918-1935”.
Un vero e proprio viaggio fra i mille contrasti, le mediazioni, i plebisciti, le postille (e le relative interpretazioni) ai trattati internazionali che hanno diviso, ed in certi casi pure insanguinato, il mondo dopo il Primo conflitto mondiale. Scorrono così, ad esempio, problematiche originate in Albania, Russia, Libia, Palestina, Argentina. E naturalmente in Germania e negli altri Paesi sconfitti dalla Grande guerra, alla ricerca di difficili mediazioni tra esigenze spesso contrapposte. Permettendo di approfondire il ruolo militare e soprattutto diplomatico giocato dall'Italia di Vittorio Emanuele III.
Le missioni, anticipate da introduzioni storiche, sono divise per tipologia, rinunciando quindi ad una organizzazione –forse più pratica, soprattutto per i non specialisti- a carattere geografico.
Il catalogo conta 440 pagine; il prezzo di copertina ammonta a 68,00 euro.