Tornata la rubrica “Segnalazioni di trucchi, falsi o altro”. Il motivo lo spiega il direttore responsabile di “Vaccari magazine”, Paolo Vaccari. “Ho ritenuto opportuno riproporla, visto che anche la mia firma è stata imitata, se pur malamente”, annota nel numero ora in distribuzione, il sessantaduesimo, del semestrale. Cui segue, sempre a sua cura, l’area dedicata ai francobolli dell’Otto e del Novecento.
Anche questa volta, protagonista principale è il XIX secolo. Tra gli argomenti toccati, ecco infatti “La liberazione della Lombardia nel 1859” (articolo di Gianluigi Maria Forti ed Enrico Saffirio), “La «sospensione» delle comunicazioni con l’Austria per la via di Svizzera tra giugno e luglio 1859” (Luca Savini), “Il bollo «S.ta Lucia in Venezia» senza data e altre scoperte nei moduli del ramo diligenze” (Heinrich Stumvoll), “Il 1859 nel Ducato di Modena tra vecchie convenzioni e nuove tariffe” (Sergio Melotto e Paolo Vaccari), “Dallo Stato Pontificio al Regno Lombardo Veneto” (Massimo Moritsch e Roberto Quondamatteo), “Le griglie di Asti” (Piero Rabbione), “Sicilia 1859-1860” (Francesco Lombardo), “L’Amministrazione postale sabauda nell’Ottocento” (ancora Gianluigi Maria Forti), “Illustrazioni pubblicitarie epistolari” (Emilio Simonazzi).
Non mancano gli studi che si sviluppano su più puntate: “I rapporti postali del Regno Lombardo Veneto con il Regno di Sardegna, poi d’Italia 1815-1866” (di Lorenzo Carra), “Lettere scambiate tra gli Antichi Stati Italiani e gli Stati della costa pacifica dell’America 1850-1870” (Mario Mentaschi), “Il servizio postale regolare della Lati sulla rotta sud-atlantica” (Flavio Riccitelli).
Il periodico conta 112 pagine con illustrazioni a colori e costa 20,00 euro; l’abbonamento annuale registra una cifra minore, 35,00.