Dalla prefilatelica di famiglia proposta da Alberto II al bozzetto, firmato Edmond Dulac, di uno dei francobolli destinati a sottolineare l’incoronamento di Elisabetta II. Ma il volume presenta, attraverso 176 pagine “A4” con immagini a colori e testi sia in francese, sia in inglese, tutti i reperti ospitati dal 28 al 30 novembre a “Monacophil” nell’ambito del percorso dedicato ai gioielli più significativi, quello definito dei “100 francobolli e documenti emblematici”. Non a caso, l’opera editoriale s’intitola “Catalogue de l’exposition des 100 timbres et documents philatéliques emblématiques” (prezzo: 60,00 euro).
Al solito, quanto messo in quadri e bacheche ed ora inserito nel lavoro spazia per fase temporale ed area geografica, raccontando ad esempio della corrispondenza in Zanzibar nel 1892 diretta all’esploratore Henry Stanley (proviene dal belga Musée royal de l’Afrique Centrale) arrivando -visto il cinquantesimo anniversario- alla missione dell’“Apollo 11” (proprietario del reperto è lo statunitense National postal museum).
Dal canto suo, Paolo Vaccari ha mostrato una lettera del 1859 indirizzata a Messina ed affrancata con due esemplari dell’1 grano riproducente Ferdinando II, uno dei quali con il rifacimento quasi completo del viso e del fondo; in più, manca l’orecchio del sovrano: gli specialisti lo individuano alla sedicesima posizione della prima tavola, nel primo stato.