Non distribuito a “Veronafil” poiché la manifestazione è stata soppressa per via del covid-19, il semestrale “Vaccari magazine”, giunto al sessantatreesimo numero, sta arrivando comunque nelle case degli abbonati. Regolarmente. Senza sorprese sono il costo (20,00 euro, i due numeri dell’anno 35,00), il numero di pagine (112), la quadricromia delle immagini.
Tutto da scoprire, invece, è l’interno. “Personalmente -annota il direttore responsabile, Paolo Vaccari- oltre alla rubrica dedicata a pezzi particolarmente interessanti dell’Ottocento e del Novecento, e a quella sui falsi e trucchi, ho scritto alcuni commenti su corrispondenze in partenza dall’ufficio postale di Pievelago negli anni 1861-1862; poi ho firmato assieme a Sergio Melotto e Guido Morolli lo studio delle complicate relazioni postali dello Stato Pontifico nel 1859”.
Due le nuove firme: Giorgio De Signoribus (suo è l’intervento “Prima data nota dei francobolli luogotenenziali del 1943-1945”) e Roberto Reato (“L’Unione postale universale”).
Quanto al resto, ecco Fabio Bonacina (“Tempi di coronavirus”), Massimiliano Ferroni e Luca Savini (“Lombardo Veneto - Un nuovo francobollo non ancora classificato?”), Thomas Mathà (“E i piccoli? Una lettera spiega dettagli del servizio postale rurale nello Stato Pontificio”) e con Roberto Quondamatteo (“I rapporti postali tra lo Stato Pontificio e Malta 1852-1870”), Enzo De Angelis (“La Trinacria posizione 78”), Gianluigi Maria Forti (“Le vicende toscane nel 1859 - Il percorso verso l’annessione al Regno di Sardegna”), Heinrich Stumvoll (“I bolli numerali di tassazione di Venezia tra Seconda e Terza guerra d’indipendenza”), Mario Cedolini e Marco De Biasi (“Da Venezia a Brescia il 1° gennaio 1860 - Lettera o doppia circolare?”), Antonello Fumu (“La via di Panama negli anni 1850-1870”), Giovanni Nembrini (“Buste inviolabili Excelsior - Nuovi ritrovamenti”) e insieme a Mario Mentaschi (“Corrispondenza dall’Italia agli Stati dell’America Meridionale 1863-1879”), Emilio Simonazzi (“Roma 1870 - Dal Papato all’Italia”), Fabio Vaccarezza (“1940 L’amore materno fa il giro del mondo!”), Carlo Giovanardi (“Trieste: sembrano uguali, invece…”).
Infine, gli articoli sviluppati su più numeri, dovuti a Lorenzo Carra (“I rapporti postali del Regno Lombardo Veneto con il Regno di Sardegna, poi d’Italia 1815-1866”) e Flavio Riccitelli (“Il servizio postale regolare della Lati sulla rotta sud-atlantica”).