“Sull’utilizzo nel Regno Lombardo-Veneto di francobolli in valuta austriaca negli anni 1850/51 sono state avanzate diverse ipotesi”. È in questo modo che Francesco Luraschi introduce l’articolo “Il perché dei bollini fuori posto”; apre il numero 21 di “Storie di posta”, il semestrale firmato dall’Accademia italiana di filatelia e storia postale, edito dall’Unificato.
Il volume, che conta 112 pagine con immagini a colori (18,00 euro), naturalmente propone anche altri studi. Sono: “Un muto dai vari impieghi ufficiali” di Emilio Simonazzi (riguarda l’annullatore a rombi utilizzato a Roma nel 1870), “Collezionismo da Grande guerra” di Danilo Bogoni (è dedicato alle riviste filateliche italiane tra il 1914 e il 1920), “I cavi del Mediterraneo” di Valter Astolfi (sulle prime linee telegrafiche sottomarine nazionali), “La regia strada postale aretina” di Roberto Monticini e Fabiana Susini (le stazioni di posta in Toscana tra XVI e XIX secolo), “Scoperte in cartolina” di Alessandro Arseni (gli oggetti postali come spunto d’indagine), “Una prima volta da ricordare” di Franco Filanci (concerne un’esposizione del 1894 e introduce “La nostra legislazione sui francobolli” di Giovanni Battista Cresto).
La pubblicazione si completa con le rubriche, fra cui quelle dedicate a piccole notizie, novità, libri.