Nel tempo, una collezione costata anni se non decenni di ricerche può essere dispersa, ma non il libro che la documenta, realizzato magari quando il lavoro ha raggiunto il suo apogeo. È il caso di “Colonia Eritrea - Storia postale (1885-1903)”, dovuto a Paolo Bianchi. Le 210 pagine con immagini in bianco e nero (oltre a sette tavole a colori che segnalano alcuni tra i reperti più importanti) vennero firmate da Edizioni arte e moneta nel 1989, grazie anche al sostegno dall’Associazione italiana di storia postale. Prezzo di copertina: 65,00 euro.
Sono riprodotti e commentati -annotava in apertura Enzo Diena- tutti i pezzi significativi, ai quali l’autore ha aggiunto solo brevi schede tecniche e di raccordo. “Si raccomanda per la vivezza del materiale”; gli oggetti selezionati raccontano non solo la storia dei collegamenti postali interni e con l’Italia puntando in particolare su quelli marittimi, “ma si addentrano anche nel difficile capitolo della disavventura militare occorsa alle truppe del generale Baratieri tra il 1895 e il 1896 e conclusasi tragicamente ad Adua”.
Cinque i capitoli presenti: Assab e Massaua, le tariffe, gli uffici postali, le vie di mare, il corriere militare durante la Campagna italo-abissina.