Il titolo, “Democratica - L’ordinaria del risveglio”, forse può apparire fuorviante, nel senso che ci si aspetterebbe un approfondimento, dedicato alla nota serie, secondo i canoni della filatelia tradizionale. Invece l’autore, Gianni Vitale, ha preferito un approccio di storia postale, proponendo centinaia di invii, organizzati per ambiti logici che puntano -ecco i capitoli principali del volume- a miste, corrispondenze, agevolazioni, servizi accessori, a denaro, secondari.
L’obiettivo è definito all’apertura di questo primo lavoro: illustrare gli utilizzi, postali e non, di tali francobolli nei due periodi tariffari luogotenenziali e nei sette repubblicani per l’interno, andando anche oltre la validità del 31 dicembre 1952 “e senza però tralasciare le particolarità, le furbizie di chi se ne è servito”.
Le 352 pagine di formato “A4” con illustrazioni a colori (49,00 euro, edito in proprio) sono un florilegio di reperti (tutti analiticamente descritti) anche davvero inusitati, provenienti dalla sua e dalle collezioni di altri appassionati. Fra i tanti, una spedizione anonima munita ancora del suo contenuto, la cartolina postale con la tariffa di quella illustrata, l’autenticazione di fotografia, i giornali, come segnatasse, per i cecogrammi, l’assicurata d’ufficio, gli espressi oltre la cinta daziaria, il servizio riscossioni, la richiesta di buoni fruttiferi… Un approfondimento è dedicato al 10 lire falso di Milano.