“Riprendiamo, nonostante le difficoltà legate all’attuale emergenza socio-sanitaria, e con rinnovato vigore, la consueta attività pubblicistica con un «numero doppio»”, ad essere precisi il 41-42. È quanto annuncia il direttore di “Sicil-post magazine”, Vincenzo Fardella de Quernfort, ora anche presidente onorario del sodalizio che edita il semestrale, ovvero l’Associazione nazionale di storia postale siciliana (l’attuale presidente è Umberto Balistreri, che ha quale vice Giuseppe Amato; il resto del consiglio direttivo era stato reso noto nel periodico precedente).
In 68 pagine di formato “A4” con immagini a colori (25,00 euro) propone undici articoli, che spaziano soprattutto attraverso l’isola. Ecco “Un libretto interessante” (di Giuseppe Natoli Rivas), “Gli annulli a svolazzo. Messina 1817-1820” (Alberto Stracuzzi), “La franchigia postale e le lettere schiave al tempo degli annulli sardo-italiani” (Antimo Puca), “Il mito popolare di Garibaldi in Sicilia” (Umberto Balistreri), “I 40 anni dell’Isspe. Il cammino di una preziosa istituzione” (Antonino Russo), “Per l’associazione Onofrio Zappalà” e “Santuario di sant’Antonio” (entrambi di Antonio Triolo), “La filatelia a Palermo: personaggi ed eventi del passato (1890-1940)” (Salvatore Amoroso), “Gli arditi: storia di uomini e di coraggio. Genesi, storia, gesta, e armamenti” (Giuseppe Longo), “La posta marittima in Sicilia dal Medioevo al 1858” (Vincenzo Fardella). Chiudendo con la parte dedicata alle manifestazioni.