“Con la scomparsa di Vincenzo Fardella de Quernfort e di Giulio Santoro, l’Associazione di storia postale siciliana perde due notevoli punti di riferimento, che hanno, nel corso del tempo, contribuito alla crescita e al successo della nostra compagine”.
È quanto si legge nell’editoriale (il direttore è Francesco Paolo Pasanisi) collocato in apertura all’ultimo numero -il 43°- del semestrale interno “Sicil-post magazine”, ultimo numero che, grazie rispettivamente a Umberto Balistreri e Giuseppe Amato, dedica la parte iniziale al ricordo dei due filatelisti. Il primo citato tra gli “autori più prolifici e significativi” dell’area collezionistica, “che ha saputo e voluto, soprattutto, costruire, per dirla con Enzo Diena «una nuova immagine della filatelia come spunto, stimolo e supporto a ricerche storiche di incontestabile contenuto scientifico»”. Il secondo rammentato per aver collaborato “attivamente e costantemente alle attività” del sodalizio per oltre vent’anni, “pubblicando, tra l’altro, numerosi articoli” e contribuendo alla diffusione del periodico nella realtà messinese.
Il resto delle pagine (complessivamente sono 44 di formato “A4” e con immagini a colori, 25,00 euro) è dedicato ai nuovi contributi. Ecco l’articolo sulla Milizia artiglieria marittima (di Giuseppe Longo), “Postalismo e filatelia” (Giuseppe Natoli-Rivas), “Trasporti e servizi postali” (Cateno Nisi), “Strano annullo” (Alberto Stracuzzi), “Le cartoline postali di Castrense Civello ai futuristi” (Antonino Russo), “Vie di mare” (Davide Gabriele), l’omaggio alla Filarmonica “Antonio Laudamo” cui il 21 giugno scorso è stato dedicato un francobollo (Antonio Triolo), il richiamo alla “Targa Florio” (intervento postumo di Vincenzo Fardella de Quernfort), “Era un altro mondo” (Antimo Puca), la segnalazione degli annulli pasquali impiegati a Trapani per la “Processione dei misteri” (Anna Maria Messina).