Uscito anche il semestrale dell’Associazione italiana di storia postale; è il numero 28 e conferma la linea redazionale, ampliandola però a collaborazioni internazionali. Scelta che -annota il presidente dell’Aisp, Luca Lavagnino- sarà un obiettivo “da non considerare estemporaneo come avvenuto in passato”. Con lo stesso approccio, la partecipazione a mostre estere e il coinvolgimento di stranieri nelle conferenze digitali.
Le 96 pagine con immagini a colori (25,00 euro) offrono “un panorama di argomenti che, come sempre, appare variegato nei periodi e nei temi trattati”. Questi autori e titoli: Giovanni Nembrini “Corrispondenze raccomandate per l’estero rifiutate e retrocesse al Regno d’Italia”; Pedro Vaz Pereira “Il telegrafo elettrico in Portogallo”; Pietro Giribone “La posta dei corsari del mar Ligure (1793-1814)”; Gian Pietro Chiaro “La posta racconta la storia. La Brigata «Estense» 11 giugno 1859 - 24 settembre 1863”; Massimo Moritsch “Quando la storia postale incontra la storia”; Giampaolo Guzzi “Cartoline di tipo Iris da 90 cent. per la corrispondenza familiare interzone non ammesse dalla censura francese (terza parte)”; José Antonio Herráiz “Quando la tariffa non è chiara... i problemi aumentano”; Fabrizio Delmastro “Una sorprendente lettera dalla Giamaica”; Angelo Teruzzi “Rarità all’asta: storia postale italiana ancora alla ribalta nelle aste primaverili del 2021”; ancora Massimo Moritsch “1856 - Dalla capitale dell’Impero degli zar alla capitale degli Usa, «pr prussian closed mail»”; Massimo Mattioli “1919-1921 - Gli «anni bianchi» di Costantinopoli tra storia e posta: l’esodo russo dalla Crimea, i campi profughi, la posta dei rifugiati (prima parte)”.