Prima la collezione, poi il libro che la racconta. È il volume di formato “A4” autoprodotto e intitolato “Carta postale per l’uso dei prigionieri di guerra”, dovuto a Riccardo Maini. Riguarda i reclusi italiani e tedeschi del Secondo conflitto mondiale.
Le 156 pagine con immagini a colori (38,00 euro) si soffermano non tanto sui contenuti delle corrispondenze, al centro di numerosi altri lavori, quanto sull’oggetto materiale, ovvero il supporto che veniva usato per scrivere a casa dando notizie di sé.
“Avevo bisogno -ammette l’autore- di conoscere data di stampa, tiratura ed ente” di riferimento, sapendo che solo per una parte è possibile ottenere informazioni certe; su tale materiale si sono riversate attenzione e curiosità. Così, “con molta pazienza e tenacia ho incominciato a raccogliere una cartolina per ogni tipologia di documento, suddividendo la provenienza in diverse macro aree, Europa, Africa, India, Usa, Canada”. Insomma, il tentativo è “fornire un aiuto a tutti gli appassionati e collezionisti di questo particolarissimo ed interessantissimo settore”.