Coprotagonista del libro, Antoine Perrenot de Granvelle (1517-1586). Avviato dalla famiglia alla carriera politica ed ecclesiastica fu, tra i tanti incarichi, viceré di Napoli. Si distinse per essere “un grande organizzatore dei servizi informativi e profondo conoscitore dei meccanismi dell’amministrazione imperiale”. Per il lavoro in politica estera e diplomazia tenne “un’intensissima attività epistolare con alte personalità politiche europee e, di conseguenza, si occupò molto anche dell’organizzazione del sistema postale”.
Per questo motivo si relazionò con diversi esponenti della famiglia Tasso - de Tassis (che lo aggiornavano a riguardo dei viaggiatori ma anche con note informative e politiche) e s’interessò per le assegnazioni degli incarichi di maestri di posta nei più importanti nodi della rete, nonché della loro gestione e degli aspetti economici.
Da tale contesto, ecco il saggio di Júlia Benavent e Bruno Crevato-Selvaggi intitolato “La corrispondenza della famiglia Tasso con Antoine Perrenot de Granvelle”, edito dall’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv (conta 192 pagine e costa 25,00 euro). Comprende 158 lettere scambiate tra il 1541 e il 1564, “ovvero quando la nuova grande rivoluzione postale europea si era ormai consolidata”.