“Storie di posta” - Nuovo numero, il ventisettesimo dell’attuale serie, firmato dall’Accademia italiana di filatelia e storia postale che di recente, e di soppiatto, ha modificato il nome in Accademia italiana di filatelia e di storia postale. L’ultimo “di” intende porre su un piano di pari dignità la seconda componente, cioè non considerarla come una specializzazione della prima.
Edito da Cif-Unificato, il semestrale conta 112 pagine e richiede 22,00 euro.
Curato come sempre da Franco Filanci, associa, alle rubriche di apertura e a quelle di chiusura (su spunti, cronaca, arte ed editoria), alcuni articoli. Questa volta sono cinque. Risultano firmati da Giorgio Migliavacca (suo è “Quando le lettere erano di legno - La storia postale d’Italia è archeologia europea”), Pietro Giribone (“Una storia postale fra due proclami - L’effimera restaurazione della Repubblica genovese”), Valter Astolfi, (“Parte in ferrovia - La posta in Italia - Alle origini del rapporto fra Pt e Fs”), Luigi Ruggero Cataldi (“Messaggi lateranensi - Gli aspetti postelegrafici di uno storico trattato”), lo stesso Franco Filanci (“Soprastampato o originale? - La proprietà di linguaggio come arma di difesa”).