Dal numero 8 il semestrale “Post horn magazine” è edito anche in italiano, “ampliando così -annota nella presentazione il direttore, Claudio Ernesto Manzati- il nostro pubblico di lettori e la nostra squadra di collaboratori”.
Le 110 pagine di formato prossimo all’“A4” e con immagini a colori (25,00 euro) affrontano vari aspetti del variegato settore di riferimento. Coinvolgendo Alexander Haimann (suo è l’articolo “Scontro tra Imperi: la Guerra anglo-zulu”), Giuseppe Razza (“La via della posta di una spia del Regno delle Due Sicilie a Costantinopoli”), William Velvel Moskoff (“I francobolli fiscali per il permesso di residenza nella Russia prerivoluzionaria”), Roberto Quondamatteo (“Le donne nella filatelia: Marie Curie”), Klaus Weis (“«Il su e giù» delle lettere per la breve distanza nella riforma postale nel Ducato di Baden al tempo dei primi francobolli 1851-1871”), Danny Kin Chi Wong (“Storia postale di Port Arthur e Dalian 1945-55”), Devlan Kurck (“Il fascino straordinario della filatelia - «Il francobollo più prezioso dell’Asia»”), David Lee e Giorgio Migliavacca (“La bolgetta”).
Il periodico è venduto della società Vaccari. Disponibili al medesimo prezzo pure le versioni in inglese dei numeri 6 (conta 120 pagine), 7 (92) e dello stesso 8 (sempre 110).