“La storia attraverso la posta, la posta attraverso la storia”. Ovvero, la ragion d’essere di “Sfizi di posta”, ora -dopo blog, sito e tv- diventato con lo stesso nome un libro. Edito da Cosmo Iannone, richiede 22,00 euro.
Considera reperti postali compresi tra il 1820 e il 1949, esaminati principalmente per il testo che serbano. Un approccio, dunque, epistolografico, in genere trascurato dai collezionisti. L’esito è una selezione di trenta “sfizi”, ovvero “«pezzi» snelli, contenuti, immediati, e soprattutto curiosi, divertenti, intriganti”, annota colui che li ha trovati e valorizzati, ovvero Marco Occhipinti. Niente aspetti troppo tecnici come le tariffe, non il documento costoso ma quello insolito, così da “raccontare le storie, tramandare la memoria, dare credito e rendere onore a quelle persone che hanno fatto parte del nostro passato e sono parte viva del nostro presente”.
Pagina dopo pagina, e sono 216 con immagini a colori, sfilano testimonianze emerse da “lettere, cartoline, telegrammi, osservandone affrancature, bolli di partenza, di arrivo, di transito, di censura postale e indagandone i vari mondi sottesi”. Evidenziando “matrimoni di un tempo, catastrofi naturali, beghe di paese, la tragedia di due guerre, Silvio Pellico, Umberto Nobile, Cesare Pavese”.
Non manca, in alcuni casi, l’esame sotto altra luce; è dovuto alla criminalista esperta in Scienze forensi, specializzata in Grafologia peritale-giudiziaria, Mirka Mantoan, capace di tracciare il profilo caratteriale dei mittenti.
Il lavoro comprende una prefazione dell’attore e filatelista Gianfranco Jannuzzo nonché un’introduzione che inquadra il periodo considerato firmata dal direttore dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv e presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Bruno Crevato-Selvaggi.