Offre uno dei ritratti che gli esperti ritengono con maggior certezza attribuibile al commemorato, ripreso dall’opera “Regola delli cinque ordini d’architettura di m. Jacopo Barozzi da Vignola”. E poi la scala Regia di palazzo Farnese a Caprarola (Viterbo), fra le sue opere più famose. È il 2,80 euro con cui l’Italia, per la seconda volta, saluterà esplicitamente l’architetto Jacopo Barozzi detto “Il Vignola”, nato nel centro modenese cinque secoli fa e scomparso a Roma nel 1573.
Seconda volta perché, nel quarto centenario dalla morte, il 21 settembre 1973, uscì un 90 lire, nel quale viene mostrato l’intero complesso edilizio laziale, tratto da un’antica stampa.
Il nuovo tributo, valido per spedire una raccomandata di primo porto per l’interno, debutterà l’1 ottobre, salutato dall’annullo fdc impiegato a Vignola. Verrà formalmente presentato, nel corso di una conferenza stampa organizzata da Comune e Circolo filatelico, mercoledì 26 settembre (ndr: poi rinviata all’1 ottobre).
A firmare il bollettino illustrativo è il presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari. Che Jacopo Barozzi -si legge nel testo di presentazione- “sia da sempre stato considerato uno dei «grandi» architetti rinascimentali, annoverandosi con l’Ammannati, Giulio Romano, Ligorio, Martini, Meleghino, Serlio, Sangallo, Palladio, Paciotto Peruzzi, Sansovino, il Vasari ed altri ancora, è un fatto accertato e più volte sostenuto anche dal Vasari, e non solo. Ciò malgrado la sua fama e quella celebrità che meritava, forse anche a causa del suo carattere austero che non ha mai ostentato vanità ma solo professionalità e profondissima devozione verso i principi della sua architettura, hanno stentato, e non poco, a mantenersi nei secoli”.
Paolo Vaccari già nel 2002 aveva realizzato il bollettino per il 41 centesimi dedicato al centenario del francobollo parmense.