Una delle particolarità che contraddistinguono le cartevalori borboniche di Sicilia è il colore: le tinte sono tali da non poter formare la sequenza verde-bianco-rosso; allo stesso tempo, rimangono vivissime ancora oggi, nonostante la produzione risalga ad un secolo e mezzo fa.
Ma gli elementi d’interesse che tali francobolli offrono sono anche altri, fra cui le numerose differenze che distinguono uno dall’altro, dovute alle incisioni delle matrici e all’usura causata dal loro impiego. Ed è proprio il confronto il punto di forza dello studio “Sicilia 1859 - Tavole comparative dei francobolli” che l’autore, Paolo Vaccari, illustrerà a Palermo sabato 20 giugno alle ore 11. L’appuntamento, a partecipazione libera, si svolgerà presso l’ex Deposito delle locomotive, sede di “Sicilia 2009”.
“Non poteva esserci cornice migliore -spiega l’esperto- che la prestigiosa manifestazione organizzata dall’Unione filatelica siciliana per presentare ufficialmente ai collezionisti l’opera alla quale ho lavorato in questi mesi e che sarà pronta a breve. Quanto ha scritto Emilio Diena nel 1904 resta sostanzialmente insuperato, almeno per quel che riguarda la storia delle cartevalori. Io mi sono concentrato sulle differenze di incisione e sui ritocchi, che vengono elencati e descritti”.
Il volume presenta le tavole a grandezza naturale divise in quarti da venticinque pezzi con indicate le principali caratteristiche di ogni francobollo e gli elementi distintivi della singola posizione all’interno del foglio. Il collezionista potrà così confrontare la carta valore individuando collocazione e varianti.
“Per la stampa -prosegue- abbiamo scelto il retino stocastico, lo stesso sistema utilizzato per riprodurre i codici miniati e le opere che devono avere la massima corrispondenza con gli originali, soprattutto nei piccoli elementi. Aspetto importante, perché ci garantisce un dettaglio molto nitido”.
L’opera, per la quale ora si raccolgono i nominativi di quanti desiderano restare informati, si compone di tre parti, che verranno raccolte in cofanetto: lo studio comparativo, la sua versione in inglese e le tavole complete da cento.