Le chiavi decussate con il triregno, ma anche il leone con lo stemma, l’aquila bicefala, il triangolo, l’angelo con la tromba e persino il berretto frigio: sono alcuni dei simboli protagonisti del libro “La carta bollata nello Stato Pontificio”. Perché -come precisa il sottotitolo- l’esame si estende alle occupazioni francese, austriaca, napoletana e piemontese, percorrendo la fascia temporale compresa fra il 1741 e il 1870.
Un viaggio, quello che propone Giorgio Piccino in 304 pagine, alla scoperta di un argomento complesso, anche per i continui capovolgimenti politici che hanno arricchito di nuove testimonianze il repertorio abituale. La ricerca, infatti, ha donato ulteriori scoperte, come ammette lo stesso autore: “continuando a frequentare gli archivi di stato dell’ex territorio pontificio sono venuto a conoscenza di nuove documentazioni ed ho trovato nuovi bolli in uso in piccoli territori dello stato per le continue vicende storiche di occupazioni e per i cambiamenti di governo”.
Il materiale individuato è illustrato in bianco e nero e valutato a punti in una scala da dodici tappe, in funzione del periodo d’uso e del numero degli abitanti della località.
Lo studio, in vendita a 20,00 euro, si completa con una parte storica, notizie generali e un approfondimento sulle filigrane.