Una lettera di grande formato, spedita il 15 ottobre 1858 da Capannoli (Granducato di Toscana) a Ferrara (Stato Pontificio), affrancata con un blocco di ben sei esemplari del 2 crazie azzurro del 1857. È il reperto che apre il nuovo numero del semestrale “Vaccari magazine”, 112 pagine a colori in distribuzione a 20,00 euro (abbonamento 2010: sempre 35,00 euro, nonostante l’abolizione delle tariffe agevolate per gli editori).
Anche questa volta, si conferma l’impostazione abituale: una serie di articoli di filatelia e storia postale relativi principalmente all’Italia del XIX e del XX secolo, accompagnati da spazi di approfondimento tecnico. “È una formula -spiega il direttore responsabile, Paolo Vaccari- rodata da oltre vent’anni di pubblicazioni e che ha trovato l’apprezzamento di quanti vogliono andare oltre la semplice catalogazione, per capire il singolo pezzo e il singolo documento. Cercando gli aspetti specialistici nuovi, siamo sempre aperti ad ulteriori collaborazioni, e questa volta nel gruppo di lavoro sono entrati Alberto Càroli e Massimiliano Ferroni”.
“Gli argomenti -prosegue- sono numerosi e vari, in grado di dimostrare, ancora una volta, le potenzialità del nostro settore. Si va, così, dall’articolo con cui Fabio Bonacina ricostruisce la storia del Museo storico pt, inaugurato mezzo secolo fa dopo un’incubazione di sessant’anni, allo studio, effettuato da Giovanni Boschetti, delle tariffe che i collezionisti definiscono di «raggio limitrofo», concordate tra la Sardegna (cui sarebbe subentrata l’Italia) e la Francia. Dalle conseguenze postali nella croata Tenin occupata lungo il 1941 dagli italiani e ricostruite da Carlo Giovanardi al decimo di guerra introdotto nella Modena di metà Ottocento, riscoperto grazie a Lorenzo Carra, e al cambio delle tassazioni in Lombardia e nelle Romagne dopo il 1859”.
Contemporaneamente, prosegue la divulgazione di studi più ampi, quindi proposti a puntate, fra cui “Il servizio delle riscossioni” (seconda parte, di Alberto Del Bianco), “Storia postale d’Italia - La corrispondenza civile nella Venezia Giulia 1945-1947” (quinta, Luigi Sirotti), “Dagli archivi del Granducato - I bolli a doppio cerchio «via di mare» di Livorno” (prima, Alberto Càroli).
Quanto alle rubriche, a realizzarle è lo stesso Paolo Vaccari; fra queste, due pagine sono dedicate a trucchi e falsi. “Un appuntamento fisso dal primo numero -conclude l’autore- e che oggi, visti i tempi e il boom di casi registrati soprattutto, ma non solo, su internet, assume un significato ancora più rilevante”.