Dalla Lapide di Costanza (articolo di Nino Principato) alle alte affrancature del periodo sardo-italiano (Francesco Orlando), dai servizi accessori della corrispondenza civile in periodo di Amgot (Giulio Santoro) al bollo numerale-frazionario impiegato nel Palermitano (Andrea Amoroso), da Federico di Svevia (Cateno Nisi) alla marcofilia (ancora Andrea Amoroso) e alle altre rubriche. Prosegue nella sua attività il semestrale “Sicil-post”, giunto al ventiduesimo numero.
“Si è cercato di offrire -anticipa il direttore, Vincenzo Fardella de Quernfort- la combinazione più varia ed attuale fra i vari argomenti, nel rispetto del principio della attinenza degli stessi quanto più possibile diretta con la storia postale dell’isola: quest’ultima nella accezione più ampia della comunicazione espressa tramite un messaggio, leggibile qualunque dovesse essere la forma del messaggio stesso, ed il veicolo che ad esso fa da supporto, nella evoluzione della tecnica della comunicazione attraverso il tempo”.
La rivista, edita dall’Associazione nazionale di storia postale siciliana e venduta a 25,00 euro, si compone di 56 pagine illustrate a colori, cui ne vanno aggiunte altre 16: rappresentano la terza parte, relativa agli anni tra il 1975 ed il 1986, della sintesi riguardante la filatelia regionale.