“L’Italia riconosce la sovranità della Santa sede nel campo internazionale come attributo inerente alla sua natura, in conformità alla sua tradizione ed alle esigenze della sua missione nel mondo. L’Italia riconosce alla Santa sede la piena proprietà e la esclusiva ed assoluta potestà e giurisdizione sovrana sul Vaticano... creandosi per tal modo la Città del Vaticano”, considerata “territorio neutro ed inviolabile”. L’Italia “provvederà altresì al collegamento, direttamente anche cogli altri Stati, dei servizi telegrafici, telefonici, radiotelegrafici, radiotelefonici e postali nella Città del Vaticano”.
Sono alcuni dei passaggi del Trattato fra la Santa sede e l’Italia, sottoscritto, l’11 febbraio 1929, da Pietro Gasparri e Benito Mussolini, rispettivamente delegati da Pio XI e Vittorio Emanuele III. Passaggi che hanno creato la base giuridica dello Stato indipendente e le condizioni affinché potesse operare nell’arengo internazionale.
Il giro di boa degli ottant’anni sarà sottolineato, il 10 febbraio, con l’emissione commemorativa di sette francobolli da 65 centesimi l’uno, dedicati ai pontefici in carica nel periodo, e da un foglietto in vendita a 2,80 euro. Un po’ sulla falsariga di quella uscita per il mezzo secolo l’11 ottobre 1979.