Ancora un personalizzato che crea problemi politici. Questa volta l’iniziativa viene dall’Austria e ha provocato addirittura una interpellanza parlamentare in Italia. Firmata da Carlo Giovanardi (Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro), la domanda è diretta sia al ministro agli Esteri, Massimo D’Alema, sia al collega delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni.
Oggetto della vicenda è il francobollo da 0,55 euro “Dem Land Tirol die Treue – 1809-2009 Tirol, von Kufstein bis Salurn” (“Fedeltà al Tirolo - 1809-2009 Tirolo, da Kufstein a Salorno”).
“Dem Land Tirol die Treue” è pure una marcia di Florian Pedarnig che inneggia all’unità della regione, oggi divisa fra i due Paesi, mentre nel 1809 si ricorda l’insurrezione guidata da Andreas Hofer. Il Tirolo fu assegnato da Napoleone alla Baviera, ma i contadini combatterono contro le truppe franco-bavaresi per l’indipendenza.
La vignetta -precisa l’onorevole, che è anche filatelista- riporta la carta geografica del Tirolo austriaco, com’era prima della Grande guerra e del conseguente trattato di pace. Mostra, oltre al simbolo araldico dell’area, il forte di Castel Tirolo, che si trova vicino a Merano, cioè in territorio italiano.
La richiesta espressa al ministro è “quali iniziative intenda assumere perché a questa emissione non corrisponde una ripresa di quello spirito revanscista che spesso anima le frange più estremiste della popolazione di lingua tedesca, innescando richieste di autodeterminazione; se viceversa, ove valuti che non sussista alcun problema nell’emissione di questo francobollo, il Governo italiano non intenda emetterne uno analogo celebrativo della regione Venezia Giulia 1947-2007 con i confini da Trieste a Fiume e con l’immagine dell’Arena di Pola”.
Intanto, da Vienna gettano acqua sul fuoco. Interpellato da “Vaccari news”, l’operatore postale nazionale conferma che si tratta di una iniziativa privata realizzata in mille esemplari. “Il francobollo -precisano- non è contro una qualsiasi legge e non è immorale. In più, non appare nulla che potrebbe rappresentare un richiamo (illegale) per qualcosa”.