Il “chiuso per ferie” o gli orari ridotti potrebbero essere un ricordo del passato. Sull’argomento il titolare delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha illustrato oggi un decreto ministeriale. Il documento fissa i nuovi standard minimi di servizio che Poste italiane dovrà osservare durante la stagione estiva. Il decreto -precisano al dicastero- individua parametri che a regime eviteranno riduzioni troppo consistenti negli orari di apertura al pubblico o in alcuni casi addirittura le chiusure totali per una o più settimane consecutive. Le riduzioni servono per far fronte ai turni di ferie del personale e registrano il calo dell’attività ordinaria degli sportelli. Tali interventi “hanno però determinato crescente preoccupazione, sia delle popolazioni dei comuni interessati dalle chiusure, sia dei sindaci e dei prefetti”. Il provvedimento introduce l’obbligo di un piano di rimodulazione delle aperture estive per il periodo 15 giugno - 15 settembre, da comunicare al ministero entro il 30 aprile di ogni anno. La proposta, se ritenuta compatibile con gli standard definiti, è presentata al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti e all’Associazione nazionale comuni italiani per acquisire i rispettivi pareri, che restano non vincolanti. Questi gli standard minimi di servizio: - nei centri con popolazione uguale o inferiore ai 5mila abitanti e con un solo ufficio postale non è possibile applicare riduzioni giornaliere o orarie; - queste sono applicabili solo se almeno a dieci chilometri di distanza c’è un ufficio postale regolarmente aperto e collegato con il trasporto pubblico; - i tagli non possono prevedere aperture inferiori a tre giorni e a diciotto ore settimanali; - nelle località a prevalente vocazione turistica possono, invece, essere previsti, d’intesa con i sindaci, orari ampliati. Decisi il monitoraggio e le verifiche periodiche, oltre all’obbligo per Poste italiane di presentare entro il 15 ottobre un rapporto sui risultati raggiunti. Per il 2007 è già stato concordato un piano transitorio che prevede: - gli uffici postali presidio unico possono avere una rimodulazione con orario non inferiore a tre giorni a settimana e a diciotto ore settimanali; - nelle località a prevalente vocazione turistica i sindaci possono concordare con Poste italiane ampliamenti di orario; - le popolazione dei centri interessati dalle rimodulazioni devono avere una piena e tempestiva informazione sui cambiamenti.
Vacanze sì, ma gli uffici restano aperti
22 Giu 2007 19:29 - NEWS FROM ITALY