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editor Fabio Bonacina

27224 news from 8/3/2003

Un luogo “di conservazione, ricerca, divulgazione e diffusione di tutti gli aspetti legati al servizio postale e telegrafico sotto i profili sia della erogazione dei servizi che dei connessi valori storici, culturali ed artistici”. È questa l’idea che Giorgio Benvenuto ha del Museo nazionale della comunicazione postale e telegrafica, sviluppata nel disegno di legge ora all’esame del Senato.

Il progetto intende raccogliere -come ricorda lo stesso onorevole- il patrimonio archivistico e di strumenti legati all’evoluzione del servizio postale italiano, dandogli “una sua organica collocazione che ne permetta l’idonea conservazione, lo studio sistematico e la fruizione da un pubblico quanto più vasto possibile”. Senza dimenticare il settore filatelico, “che descrive tanti aspetti della nostra storia politica, sociale ed economica”. Il provvedimento è considerato urgente, poiché “volto a salvare molto materiale da anni oggetto di gravi danneggiamenti e di dispersione, situazione che sta rischiando di privare definitivamente il nostro Stato di una importante pagina della sua storia”.

Il punto chiave è dar vita ad una fondazione. Promossa dal ministero delle Comunicazioni, potrà essere aperta alle altre amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, nonché a Regioni ed enti territoriali e persino ad enti privati. Ad essa sarebbero attribuiti i beni conservati nell’attuale Museo storico delle poste e telecomunicazioni dell’Eur, nonché i materiali, riguardanti il settore, di proprietà dello Stato che hanno rilevanza storica e culturale.

Da parte sua, il nuovo Museo avrebbe come finalità:

- raccolta, conservazione, restauro e valorizzazione di beni, strumenti, attrezzature e di quanto altro necessario ed inerente alla produzione dei servizi postali e telegrafici;

- raccolta e conservazione della documentazione relativa agli stessi servizi;

- raccolta, conservazione e studio di documenti postali, con particolare riguardo al loro valore di testimonianza storica, sociale e culturale nazionale e internazionale;

- raccolta e studio di francobolli e altre cartevalori nazionali ed estere;

- raccolta, conservazione, restauro e valorizzazione di strumenti e beni inerenti la realizzazione di francobolli e di altri valori bollati;

- raccolta, conservazione e studio di valori bollati ed oggetti complementari alla filatelia, quali marche da bollo o chiudilettera e vignette per uso postale;

- studio e raccolta di strumenti e documentazione relativi alle evoluzioni ed innovazioni nella comunicazione;

- costituzione e conduzione di una biblioteca specializzata;

- promozione, progettazione e conduzione di iniziative di studio, approfondimento e diffusione, ivi comprese quelle didattiche, anche attraverso l’uso di tecnologie informatiche e la pubblicazione o riproduzione di beni, testi e documenti;

- promozione, supporto e partecipazione ad iniziative od enti.

La proposta di legge preventiva una spesa di 6 milioni di euro già per il 2007 allo scopo di realizzare il progetto, ed una dotazione di 1,5 milioni annui per il suo funzionamento.

Anche l’attuale Museo storico dell’Eur potrebbe confluire nella nuova istituzione
Anche l’attuale Museo storico dell’Eur potrebbe confluire nella nuova istituzione



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