“La settimana scorsa la divisione filatelia ha raggiunto il suo budget” 2007. Lo ha detto, pur non dando cifre precise, il direttore del settore, Marisa Giannini, questa mattina a Riccione durante l’inaugurazione della “Fiera internazionale del francobollo”.
Notizia significativa, ma che si inserisce in un dibattito più ampio, già influenzato dalle ipotizzate conseguenze della liberalizzazione nei servizi postali, annunciata per il 2009 ma destinata forse ad essere rinviata al 2011. Ed è proprio alla liberalizzazione che si è ispirato l’intervento del garante per la concorrenza ed il mercato, Antonio Catricalà, che è anche presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali. “Siamo stati un giorno sui giornali” -ha detto, riferendosi al francobollo per Cinecittà, uscito il 28 aprile- perché la vignetta avrebbe proposto “Mussolini travestito da regista; in realtà era un regista travestito da… regista”. “Con la liberalizzazione ci potranno essere più committenti, più commissioni. Forse non abbiamo sufficienti stimoli”, perché “c’è poca concorrenza nel nostro settore”: prima la liberalizzazione verrà introdotta, “prima avremo risultati”, poiché tale concetto non appartiene alla nostra cultura. “Non è il caso di drammatizzare ma occorre fare qualcosa”. “Quando tutti gli operatori potranno dare servizi, è giusto che possano fare «tagliandini»”, in grado di provare l’avvenuto pagamento della prestazione.
Dello stesso tema ha parlato anche il presidente della commissione permanente finanze e tesoro del Senato, Giorgio Benvenuto, al suo debutto al salone. “Bisogna prepararsi alla sfida della liberalizzazione”, ha fra l’altro detto. Per questo occorre anche “valorizzare il Museo postale che oggi c’è”, come suggerisce la sua proposta di legge. “Bisogna difendere e conservare (lo dico sempre) ma dobbiamo anche innovare”.