Elezioni croate galeotte. La confusa vicenda del francobollo per Fiume ed il rinvio al 10 dicembre ha ora una ragione definita ufficialmente, che conferma le voci degli ultimi giorni.
A porla nero su bianco è il ministero alle Comunicazioni. In una nota riguardante il blocco ammette: “tale decisione si è resa necessaria a seguito di una sollecitazione del ministero degli Affari esteri, che ha valutato la delicatezza del tema in considerazione delle imminenti elezioni politiche nella Repubblica croata”, previste per il 25 novembre.
Dettagli più precisi, dunque della laconica comunicazione di Poste italiane, che il 30 ottobre -pur richiamando la Farnesina- aveva genericamente parlato di “valutazione ulteriore circa il momento più opportuno per dare corso all’emissione”.
La volontà di emettere il francobollo venne ufficializzata a fine 2005, quando il dicastero alle Comunicazioni era guidato da Mario Landolfi (An). L’iniziativa dentellata per Fiume, recita il comunicato diffuso il 15 dicembre di quell’anno, era stata varata “a ricordo delle radici storiche e culturali della città e a completamento del filone delle «Terre orientali già italiane» iniziato nel 2003”. Il 24 marzo 2003 debuttò infatti il 41 centesimi dedicato al Liceo ginnasio “Gian Rinaldo Carli” di Pisino d’Istria. Anche in precedenza, però, uscirono cartevalori dai riferimenti più o meno velati alla questione dei confini orientali.
Per il 2008 è in calendario un ulteriore cenno, questa volta inserito nella serie “Scuole e università”. Riguarda l’ex Liceo ginnasio “Carlo Combi” di Capodistria.