I tempi per i compromessi sono agli sgoccioli, l’Onu deve ora decidere. Dalla scelta potrebbe seguire la dichiarazione unilaterale di indipendenza varata da Pristina. Oggi i ministri degli Esteri dei Paesi Nato hanno concordato di mantenere la forza Kfor “al livello attuale e se necessario di rafforzarla”.
Si riaccendono i fari sul Kosovo e sul suo futuro: l’area, formalmente appartenente alla Serbia ma con l’88% della popolazione di etnia albanese, adesso chiede ben più di una semplice autonomia.
La provincia, dopo la crisi del 1998, è amministrata direttamente dal “Palazzo di vetro” attraverso l’Unmik (United Nations interim administration mission in Kosovo). Francobolli targati Unmik continuano ad essere stampati e distribuiti dalla rete commerciale.
Sulle cartevalori, “Vaccari news” ha voluto saperne di più, chiedendo all’Unione postale universale. Alla base c’è la circolare n°85 del Bureau international, datata 13 marzo 2000. Attraverso questa, il direttore generale dell’Upu ha informato i membri dell’agenzia che l’Unmik aveva ricevuto il mandato di assicurare il servizio postale, sia per le esigenze interne al territorio che per quelle esterne. Da qui, la produzione di francobolli specifici. Volontà confermata dal servizio giuridico Onu di New York, secondo il quale l’atto “rientra nell’ambito delle competenze stabilite dalla risoluzione 1.244 del Consiglio di sicurezza”.
A Belo Polje, all’interno del “Villaggio Italia”, è ancora attivo un ufficio postale diretto da Poste italiane.