Non solo il falso dipendente Inps, il venditore impostore o il finto sbadato. L’imbroglione è sempre in agguato, anche quando ci si trova in fila per compiere, magari, un versamento.
Lo sa bene il Comune di Parma che, facendosi aiutare dalla filiale cittadina di Poste italiane, ha messo a punto “Occhio alla truffa”. La guida affronta un po’ tutti i rischi nei quali, specie se anziani, si può incappare.
Tra i suggerimenti specifici, si legge:
- fatevi accompagnare da un familiare quando dovete fare un prelievo/deposito ingente; qualora non fosse possibile, chiedete di parlare con il direttore dell’ufficio per avere riservatamente più utili consigli su ciò che è meglio per voi;
- non prendete in considerazione proposte e richieste di persone che dichiarano di essere impiegati postali fermandovi per strada o suonando alla vostra porta, ad eccezione dei portalettere;
- accreditate la vostra pensione sul libretto o sul conto corrente, così evitate di portare troppo denaro con voi.
Le precauzioni possono, tuttavia, non bastare. “Dopo aver effettuato un prelievo nell’ufficio postale o in banca, può succedere che l’anziano venga seguito da una persona che si presenta come funzionario della stessa posta o banca, con il compito di verificare la validità o il numero di serie delle banconote appena ritirate. L’anziano consegna i soldi e il truffatore, facendo finta di contarli o di controllarli, li sostituisce con banconote false”.
L’iniziativa editoriale, voluta dall’assessore Costantino Monteverdi, “si inserisce nell’articolato programma di interventi che il Comune sta promuovendo in materia di sicurezza e tutela dei cittadini”. Non comprende, però, la nuova generazione di imbrogli, perpetrata attraverso il computer e internet. Sarà, forse, in una prossima edizione della guida?