Il recente aggiornamento delle impronte (news precedente) non è che un primo passo verso mete di medio termine, poiché le apparecchiature in uso necessitano di ulteriori interventi.
Le prime bilance etichettatrici di sportello sono state introdotte a partire dal 1999-2000 e al 30 gennaio 2008 ne risultavano operative circa 20mila. Lavorano tutte on-line e sono connesse attraverso una porta parallela alla “postazione di lavoro piano generale operativo”, che i tecnici abbreviano come “pdl pgo”. La postazione è l’insieme delle apparecchiature che l’addetto utilizza; comprende personal computer, video a cristalli liquidi, stampante di sportello ad impatto, “pos” per utilizzare le carte di pagamento, lettore del codice a barre e bilancia etichettatrice di sportello (cioè la tp label).
Le novità, in base a quanto “Vaccari news” ha potuto sapere, sono attese per il secondo semestre 2008, quando dovrebbero arrivare 5mila nuove apparecchiature per consentire sia lo svecchiamento che lo sviluppo della rete in ulteriori sportelli. La gara dovrebbe essere chiusa presto. Se tutto va bene, già nel 2009 sarà effettuata un’ulteriore asta per una fornitura più consistente, con l’obiettivo finale di rinnovare l’intero parco macchine.
Contemporaneamente si opera sulla stessa etichetta: verrà introdotta una nuova impronta, “le cui dimensioni e contenuti saranno conformi alle regolamentazioni Upu”.
Se il codice postale di destinazione è stato finalmente aggiunto, resta accantonata la vecchia ipotesi di associare, all’accettazione dell’oggetto, altre informazioni, come l’indirizzo o comunque dati in grado di individuare con maggiore precisione la zona in cui va recapitato (da anni si parla, ad esempio, di un cap a 5+4 cifre). Nel “datamatrix” non sono presenti. Questo perché la pratica chiederebbe tempi più lunghi allo sportello (oltre a digitare le informazioni, occorrerebbe sottoporle al mittente per la verifica). E, comunque, perché oggi l’applicativo non prevede schermate adeguate.