Un’occasione per ammirare, dal vivo, i quattro soggetti della serie sammarinese uscita il 26 febbraio, cioè la “Crocifissione” di Giovanni Bellini (citata nel taglio da 36 centesimi), la “Madonna con Bambino e san Giovannino” di Jacopo Bassano (60), “Venere e Amore” di Gian Antonio Pellegrini (65) e “Testa di vecchio” di Giandomenico Tiepolo (85).
Anche se, purtroppo, i francobolli, emessi per promuovere la mostra romana “Capolavori che ritornano”, non compaiono né vengono citati nel percorso allestito, fino al 15 giugno, a palazzo Ruspoli. Manca, quindi, quella promozione reciproca che invece sarebbe risultata utile.
Attraverso l’emissione -ha detto il segretario di stato per le Finanze, Stefano Macina- “abbiamo voluto valorizzare l’impegno culturale del Gruppo Banca popolare di Vicenza e al contempo celebrare i capolavori della pittura italiana che, con lungimiranza, esso ha saputo ritrovare e raccogliere. Lo abbiamo fatto perché questo è uno dei compiti del francobollo: quello di essere veicolo di cultura che diffonde, attraverso il suo «viaggiare», quei valori immortali che l’arte ci trasmette”.
La mostra offre centocinquanta realizzazioni di grandi maestri; è dedicata -precisano gli organizzatori- “agli esiti culturali prodotti dal progetto decennale di recupero e di valorizzazione del patrimonio artistico espresso dai territori in cui opera il Gruppo. La novità del taglio espositivo consiste nell’aver individuato alcuni momenti pittorici salienti -per livello e per firma- di proprietà bancaria”, ai quali, autore per autore, sono stati accostati per confronto e comparazione altri tesori, provenienti soprattutto da grandi musei.
Con il progetto -ha dichiarato il presidente della Banca popolare di Vicenza, Gianni Zonin- il Gruppo “è impegnato da anni nel recupero sui mercati dell’arte di capolavori della pittura italiana con l’intento di ricomporre così, almeno in parte, il patrimonio artistico del nostro Paese, andato per secoli disperso nel mondo”.