daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27258 news from 8/3/2003

Dedicato al servizio postale celere il percorso che apre domani a Trieste. Potrà essere visitato fino al 22 febbraio

La stagione dell'espresso sintetizzata in due francobolli: il primo, emesso l'1 giugno 1903, e l'ultimo, il 15 aprile 1976
La stagione dell'espresso sintetizzata in due francobolli: il primo, emesso l'1 giugno 1903, e l'ultimo, il 15 aprile 1976

Mentre -stando alle cronache- il servizio prioritario è sempre meno tale, Poste italiane riscopre, almeno a livello collezionistico, un corriere veloce storico. Si intitola “Il servizio postale espresso” la mostra che, da domani al 22 febbraio, il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa ospiterà nella sua sede triestina. È la stessa struttura destinata ad accogliere il nuovo spazio filatelia, anche se i lavori non sono ancora iniziati.

Il percorso, ad ingresso libero da piazza Vittorio Veneto 1 (orari: da lunedì a sabato 9-13, domenica 10-12), verrà inaugurato domattina alle 11. Si basa sulla collezione di Secondo Tabotta del Circolo filatelico di Tarcento e sul supporto assicurato dall’assessorato alla cultura del Comune di Trieste.

“Nei suoi primi cinquanta anni di vita -spiegano i promotori- l’espresso, per la sua celerità e per le tecniche di comunicazione del tempo, poteva essere paragonato al servizio telefonico”.

Il servizio per accelerare la consegna delle corrispondenze, anche se non mancano esempi precedenti, venne istituito nel 1890, ma i francobolli speciali con cui caratterizzarlo sarebbero arrivati ben più tardi. Il primo debutta l’1 giugno 1903. È un 25 centesimi dove il volto di Vittorio Emanuele, secondo il gusto dell’epoca, era inserito in una cornice liberty sulla falsariga degli altri tagli ordinari dovuti a Giuseppe Cellini.

Durante la stagione repubblicana la prestazione è valorizzata, invece, con il piede alato disegnato da Paolo Paschetto (forse recuperato da un precedente disegno di Edoardo Del Neri), il cavallo con l’auriga di Antonio Mazzotta e Mario Melis o la coppia di puledri alati tratta dall’altorilievo etrusco conservato a Tarquinia e riletto da Luigi Gasbarra. Quest’ultimo soggetto, nella versione più costosa da 300 lire, giunse agli sportelli il 15 aprile 1976. Successivamente, e fino all’abolizione del servizio, si impiegarono i tagli ordinari.

Il disegno per una carta valore di posta aerea di Edoardo Del Neri (1890-1932, fonte: “Secessione ed esotismo – L'avventura artistica di Edoardo Del Neri”) ed il 5 lire dell'1 ottobre 1945 con il piede alato dovuto a Paolo Paschetto
Il disegno per una carta valore di posta aerea di Edoardo Del Neri (1890-1932, fonte: “Secessione ed esotismo – L'avventura artistica di Edoardo Del Neri”) ed il 5 lire dell'1 ottobre 1945 con il piede alato dovuto a Paolo Paschetto



Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.