Con l’esordio di martedì, la nuova organizzazione di vendita dei francobolli vaticani si è rivelata anche per i collezionisti. Segnalando le contraddizioni delle scelte adottate.
I francobolli appena emessi non vengono venduti alle due succursali postali che si affacciano su piazza San Pietro, cioè all’arco delle Campane e alla Guardia svizzera, dove sono disponibili soltanto le cartevalori necessarie all’affrancatura. All’arco delle Campane c’è un ulteriore sportello, gestito dall’Ufficio pellegrini e turisti, che propone le serie complete precedenti, non le ultime.
Chi cerca le novità deve rivolgersi all’Ufficio filatelico e numismatico, nel negozio aperto il 18 novembre in piazza Pio XII 4; le alternative sono la sede in Santa Marta, ma occorre entrare nella Città, o il punto ai Musei vaticani. Tutte alternative non comodissime, e soprattutto in grado di disincentivare la clientela poco motivata e i turisti.
Giunti al nuovo negozio, l’Ufficio filatelico e numismatico, con tutte le più recenti produzioni, i folder e gli altri gadget, non è visibile dall’esterno. Si trova nel soppalco, e per raggiungerlo occorre servirsi della scala a chiocciola o dell’ascensore. Qui, altro elemento significativo, mancano dei tavoli dove scrivere ed affrancare le lettere. E non è finita. “Per avere l’annullo speciale del primo giorno -sottolineano gli appassionati- bisogna ridiscendere ed andare alla succursale postale sul lato destro di piazza San Pietro, quello della Guardia svizzera, poiché l’obliterazione speciale è disponibile solamente lì!”.